Il primo maggio la Chiesa celebra San Sigismondo. E’ stato re dei Burgundi dal 516 al 523. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, ma va ricordato che è stato il primo sovrano barbaro a diventare santo.
Cosa c’entra con San Quirico? Nel Polittico di Sano di Pietro in Collegiata (datato 1470 circa), c’è un personaggio “minore” (almeno nelle dimensioni) con aureola, e si tratta di San Sigismondo.
Un omaggio all’imperatore Sigismondo di Lussemburgo, transitato nel 1432 da San Quirico, nel viaggio Siena-Roma
Sigismondo di Lussemburgo (nato a Norimberga, 15 febbraio 1368 e deceduto a Znojmo, il 9 dicembre 1437) – principe elettore di Brandeburgo, re dei Romani dal 1410, re di Boemia dal 1419, re consorte d’Ungheria e di Croazia dal 1387, e infine imperatore del Sacro Romano Impero dal 1433, ultimo imperatore della casa di Lussemburgo – è stato chiamato così dal padre proprio per la devozione a San Sigismondo.
Il committente dell’opera di Sano di Pietro, sembra esser con molta probabilità la Repubblica di Siena (nell’opera di Sano di Pietro sono ben visibili, fra l’altro, sia la Balzana, sia lo stemma comunale di San Quirico d’Orcia, attuale); mentre al fianco di San Sigismondo è collocato San Rocco, patrono dei pellegrini e dei viandanti, proprio sulla Via Francigena.
E tutto questo cosa c’entra con i Canneti? Per i più attenti ai dettagli la soluzione appare scontata, per tutti gli altri verrà sviscerato il legame fra San Sigismondo, Sano di Pietro ed i Canneti, il 25 maggio in occasione de Il Bianco e l’Azzurro.
Madonna col Bambino, gli angeli e i santi – fra i quali San Quirico
Il capolavoro di Sano di Pietro nella chiesa della Collegiata
Approfondimenti: Visit San Quirico