I tamburi

Il primo tamburo dei Canneti, era con cassa in legno, modello imperiale (napoleonico) con tiranti in metallo. La cassa era decorata con triangoli dall’alto verso il basso in blu, e dal basso verso l’alto in bianco. Un piccolo drago color oro capeggiava al centro del tamburo in campo bianco.

Per pochi anni fino al 1981, il Quartiere utilizza un tamburo simile come fattezza a quello precedente ma con una decorazione a rombi azzurri in campo bianco. Il drago color oro è in campo azzurro, non rispecchia fedelmente lo stemma del Quartiere, ma è più ‘disegnato’ e meno stilizzato.

Dal 1982 al 1985 il tamburo, sempre delle stesse dimensioni, ha una cassa in legno ricoperta da una lamina decorata con fiamme bianche e azzurre. I tiranti sono in corda sintetica.

Dal 1986 al 1995 (in alcuni anni è stato utilizzato quello precedente) il tamburo è di dimensioni più piccole con cassa in legno e una lamina di colore argento e i bordi bianco e azzurri..

La svolta nel 1996, quando nei Canneti arriva il primo tamburo da Palio, cento per cento artigianale, costruito minuziosamente a mano e curato in ogni dettaglio. Tonalità in azzurro e decorato con il disegno della bandiera dei Canneti e lo stemma al centro. Bello e dalla sonorità perfetta, con i bassi e le tonalità ben registrate.

In principio era un pezzo di legno, faggio evaporato che lentamente assume la propria rotondità. Dopo alcune settimane la struttura del tamburo si è assestata. La fase della ricerca della pelle è altrettanto delicata: è una pelle naturale (di ciuco) deve essere di qualità e può durare nel tempo. Le corde sono in canapa naturale e i tiranti in pelle. Una ‘macchinetta’ in legno regola la molla e il tendine animale utilizzato per permettere la migliore vibrazione.

Nel 2001 arriva il secondo tamburo di questo tipo. E’ simile al precedente, il colore prevalente è il bianco con la bandiera dei Canneti, il drago è posto al centro (senza scudo) ed ai suoi lati lo stemma giallo e rosso dell’antico comune di San Quirico e la balzana bianco e nera della Repubblica di Siena. I bordi in bianco sono decorati con il motto Unus Sed Draco, in color oro.

ECCO COME NASCE UN’OPERA D’ARTE

La decorazione dei due tamburi nella foto precedente è stata realizzata dall’artista senese Rita Petti. Nella fotogallery successiva l’artista all’opera.