Il mese di settembre ha da sempre un gusto agrodolce per chi di Barbarossa vive. Sì perché che tu a giugno abbia vinto oppure perso, settembre è comunque la fine di una stagione, il termine di tante attività; ma è anche l’inizio dell’anno che verrà, con nuovi programmi e uno sguardo al futuro prossimo, alle cose che ci sono da fare. Un inizio ed una fine, insomma.

Quest’anno, il 2020, invece, come abbiamo detto e ridetto, sarà un anno che non dimenticheremo (in negativo) e che mai avremmo pensato di vivere (sempre in negativo). Un anno praticamente non vissuto. I motivi li conosciamo. Non c’è stato Il Bianco e l’Azzurro, non c’è stato il 60esimo Barbarossa, niente uscite primaverili-estive per il glorioso Gruppo sbandieratori e musici Quartiere di Canneti, niente festa della birra a Bagno Vignoni, una recente abitudine che ci vedeva comunque impegnati insieme agli altri Quartieri.

Così come sono saltate forzatamente tante altre nostre iniziative. Due-tre cene distanziate e con tanto di mascherina le abbiamo fatte, e siamo stati bene. Ma non è stata e non sarà mai la stessa cosa. Stare a Porta Nuova, vedersi e parlare, sentire il rullo dei nostri tamburi, le bandiere che sventolano lungo le strade, contare i giorni, osservare le nuvole bianche che si mischiano all’azzurro del cielo. E poi. Respirare l’attesa dei momenti che tutti aspettiamo con ansia, mangiare i piatti favolosi delle nostre cuoche. I sorrisi, l’amicizia fra generazioni diverse, il divertimento e la voglia di stare insieme.

Tutto questo non c’è stato. Tutto questo tornerà e ce lo godremo ancora di più, ne siamo sicuri, e sarà ancora più bello. Viva i Canneti!

U N U S S E D D R A C O