Abbiamo già parlato della meravigliosa vittoria negli Arcieri (LEGGI) cosa che non accadeva da 13 anni, ora parliamo delle Bandiere. Non abbiamo vinto, perché c’è stato chi ha fatto meglio di noi, evidentemente, almeno questo è il giudizio della giuria popolare, che per quanto ci riguarda è un giudizio sovrano, sia nel bene sia nel male. Così ai vincitori (Prato) sono andate 6 preferenze e 3 a noi (oltre a 2 al Borgo che si è esibito per ultimo). Come detto siamo stati estratti per primi (per il secondo anno consecutivo), e questo è stato il primo ostacolo. Poi c’è stato un errore nei minuti iniziali, con una bandiera caduta di fronte alla giuria, e questo avrà influito sicuramente. Abbiamo quindi dovuto fare i conti con una prestazione senza sbavature ma con tanta tecnica dei nostri rivali. Bravi, anzi bravissimi, i nostri quattro alfieri – Lapo, Marius, Alessio e Elia, con il tamburino Jacopo (tutti i nostri partecipanti) – che hanno regalato un grande spettacolo ed emozionato il pubblico. Ma non è bastato. Nessun dramma ovviamente, anche se da due anni non conquistiamo la gara delle
bandiere, anche perché ne avevamo vinte ben 5 dal 2009 al 2015. Inoltre continuiamo a guidare in solitaria l’albo d’oro della gara degli Alfieri con 19 successi. E da ieri si è sbloccato anche il contatore degli Arcieri, finalmente, portando il totale cannetino a quota 30.
Da questa sconfitta ripartiremo con ancora più voglia di tornare a vincere, sapendo della forza degli avversari, ma conoscendo anche le nostre potenzialità e gli aspetti da migliorare. Il Barbarossa è questo, a volte va bene a volte va male, l’importante è che non ci si perda d’animo e che si continui a migliorarci.