Quando tutto sembra finito. Quando manca davvero poco a prendere telo ed ombrellone andare al mare e rivederci l’anno prossimo. Ecco che i Canneti vengono fuori. Perché il Dragone non muore mai. Il Barbarossa che stasera stiamo festeggiamo ne è l’ennesima prova. Da soli quando si vince, da soli quando si perde. Perché i Canneti sono questo. Non per snobismo, ma per una storia che ha forgiato un gruppo di persone che non si arrendono mai. Che sono state abituate a fare un passettino alla volta, che avevano le bandiere cucite con quattro pezzi di stoffa quando gli altri avevano i panni stampati e luccicanti. E’ una storia che ci rende orgogliosi di essere di Porta Nuova. Così dopo che la Brocca delle Bandiere se ne era andata, poteva sembrare che il destino ci avesse voltato le spalle. Perché i superfavoriti della gara degli Arcieri erano altri, quelli che vincevano senza ostacoli da sei anni di fila. Invece quello che è successo è stato qualcosa di straordinario. Una vittoria cannetina al cento per cento. Una vittoria di cuore e di testa. Una vittoria che solo i Canneti potevano conquistare in questi termini e con questi avversari. E così è stato.