E chi l’avrebbe mai detto. Doveva essere l’anno del sessantesimo. Anzi, nei mesi di autunno scorso, venne fuori anche una semi proposta, poi mai decollata, di fare anche uno Straordinario.

Invece sappiamo come è andata. Tutti a casa, emergenza Covid, ad aprile l’Eab decide un rinvio temporaneo a settembre e l’annullamento delle feste dei Quartieri, compreso ovviamente Il Bianco e l’Azzurro che avrebbe dovuto prendere il via domani, fino a domenica 7 giugno, e che invece vedrà lo svolgimento della 19esima edizione dal 4 al 6 giugno 2021.

Fino a ieri sera, quando l’Ente Autonomo Barbarossa si è riunito ed ha deliberato con voto unanime che nel 2020 non ci sarà alcuna Festa del Barbarossa (leggi).

Con grande dispiacere, con un groppo alla gola, per qualcosa di nuovo, che mai avevamo vissuto da quel 27 maggio 1962 quando la nostra Festa è nata. Invece è successo. Stiamo già vivendo delle settimane molto particolari, senza dover preparare la festa biancazzurra, senza allenamenti del nostro gruppo sbandieratori, senza le prove di chi sarebbe andato in giardino a difendere l’onore del Dragone e provare a portare le brocche a Porta Nuova, i nostri citti e i più grandi, alfieri, tamburini e arcieri. C’è poco da fare: non ci siamo abituati.

I tempi della festa sono i tempi della vita sanquirichese: niente vacanze, niente weekend al mare, qualche volta ferie da lavoro per dare una mano, finisce la scuola e inizia la festa. Siamo andati avanti così per quasi sessanta anni.

Serate (e nottate) ad organizzare, a montare e smontare, giornate a provare e riprovare, le cucine che si mettono in moto, generazioni diverse insieme, il paese che si colora a festa, le bandiere da mettere, i costumi da preparare, la settimana clou, la gente sempre fuori, i suoni, le emozioni, le cene, l’attesa, il brivido, l’allegria, la tensione, la gioia, il vino, i pici, i pianti e i sorrisi, i commenti, i bilanci, le dediche, i Canneti. Tutte facce della stessa medaglia. Ma tutto questo non lo vivremo.

Caro Orfeo, questo giugno è e sarà anomalo, avremo personalmente più tempo libero, ma il pensiero andrà sempre lì, c’è poco da fare. E’ andata così, purtroppo, a malincuore….

Unus Sed Draco